martedì 3 giugno 2014

True Detective: per lo Spettatore Occasionale è ROBA GROSSA

Quando Di Caprio ha perso l'Oscar (perché siamo umani, e quindi non è che semplicemente non ha vinto, è che HA PROPRIO PERSO, checcazzo) è successo tutto un sommovimento di robe su internet, tutto un proliferare di simpatici sberleffi al biondino. Tipo questo qua:

 


Ah aha ha ah ah ah aha ahaaahahhaa. 
Matte risate, nevvero? 
In ogni caso, a vincere è stato Matthew McConaughey con Dallas Buyers Club. Sarà stato bravo in questo film? Sarà stato più bravo di Leo? Sarà stata una statuetta meritata? 
Io penso che Di Caprio sia un buon attore. Sul serio. Però Matt è un altro pianeta. Ma proprio un altro pianeta lontano lontano lontano, roba che nemmeno Star Wars era così lontano (nello spazio e nel tempo). Se non mi credete dovete guardare True Detective.

 

True Detective è una serie ideata da un genio di nome Nic Pizzolatto, prodotta dall'americana HBO, iniziata il 12 gennaio scorso e terminata il 9 maggio. Otto puntate che seguono, in un arco temporale di diciassette anni, le indagini di due sbirri (poliziotti non rende) alle prese con una serie di delitti rituali attribuiti a un unico serial killer. Matt interpreta uno dei due detective, Rust Cohle. Il suo partner è Woody Motherfucking Harrelson. Non conoscevate questa serie? Siete quelli che La TV fa schifo? Bravi, continuate così, otto più.

Che dire di un tale capolavoro? Innanzitutto questo: affidare gli otto episodi a un solo regista è stata una scelta illuminata. Non parlo solo di continuità dello sguardo, di scelte estetiche coerenti e mai banali, ma di unità di stile. Sommiamo a questo una fotografia eccellente, location azzeccate, un plot che ha echi de Il silenzio degli innocenti, per certi versi Angel Heart e un certo cinema di genere thriller di grande qualità e otteniamo una base eccellente. E lasciatemi dire che Cary Fukunaga non solo ha i numeri, ma sentiremo parlare di lui in futuro. Perché un regista che allestisce un piano sequenza di 6 minuti (ripeto SEI MINUTI) al termine della puntata di mid season (1x04) e che tale piano sequenza segue un assedio in un quartiere di spacciatori con sparatorie, fughe, spostamenti da una casetta all'altra senza una sbavatura una (ripeto SENZA UNA SBAVATURA CHE SIA UNA) è un Regista con la R maiuscola e forse pure con la E, la G, la I e la STA maiuscola. 'Sta mazza, gente, anche solo quella scena, estrapolata dal contesto narrativo, è un capolavoro a se stante. È Cinema in TV. Cinema di qualità, cinema di grande tecnica, cinema PUNTO.

Vedi alla voce ATTORI DELLA STRAMDNN


Il cast è impeccabile. Woody e Matthew offrono il meglio del loro meglio. Ci sono (se ben ricordo) tre segmenti narrativi distribuiti nell'arco di 17 anni; abbiamo quindi i personaggi introdotti nel momento finale della storia, con una serie di incontri con altri agenti durante i quali ripercorrono le tappe della loro vecchia indagine. Un secondo momento li vede nella rievocazione della prima fase del loro lavoro insieme. Infine abbiamo una stagione di mezzo, durante la quale il rapporto tra i due si incrina sino a spezzarsi (no spoiler, tranquilli, viene detto praticamente da subito). L'evoluzione dei personaggi è resa in maniera magistrale dal dinamico duo sunnominato. Ed è Matt che sfodera l'interpretazione definitiva, capace nella puntata conclusiva di mostrare una trasformazione radicale del personaggio senza scadere in facili eccessi e senza servirsi di fastidiosi cliché, ma riuscendo a innestare il cambiamento nella dinamica del personaggio, rendendo il tutto naturale e credibile. Non è poco. Sticazzi.

"E dovevate vedere la sua faccia quando hanno letto il mio nome e non il suo alla Notte degli Oscar... Ffffffffuuuuui, com'era incazzato!"

Insomma, non intendo aggiungere altri dettagli (ok, solo questi: Serial Killer a sfondo satanico, The King in Yellow, Ligotti, Pezzi Grossi invischiati, una Lousiana da incubo), perché scoprire episodio dopo episodio che cosa abbia da mostrare TD è un piacere. Lascio a voi il gusto di percorrere le strade che percorreranno i nostri compari. Immergetevi in una serie come ce ne sono davvero poche. E, se vi va, parliamone nei commenti! Mi piacerebbe moltissimo discutere con voi dell'ultimo scambio di TD, un dialogo che ho trovato catartico, eccezionale, una chiosa carica di speranza e priva di retorica. 

Insomma, guardate True Detective, non ve ne pentirete. Parola dello Spettatore Occasionale!

4 commenti:

  1. True Detective e` LA serie.
    Ho iniziato ad amarla dalla prima nota della sigla iniziale.

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    1. Ero certo di poter contare su di te! ;-P Sigla iniziale fantastica, colonna sonora fantastica! Che ne pensi del finale? A me ha convinto davvero... Comunque, grazie per essere passata da queste parti!

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  2. Mi piace questa serie, la hai presentata in modo avvincente :) e Woody Harrelson lo stimo davvero parecchio ;)

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    1. Woody è un grandissimo, proprio ieri sera (o forse la sera prima...) ho visto un pezzetto di Natural Born Killers... Quanto era giovane, quanto era matto e quanto era matto Stone... Comunque, se ne avrai occasione concediti True Detective. È una serie davvero ben fatta e molto appassionante.
      Grazie per essere passato da queste parti e a presto!

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